Genjōkōan. Una chiave per la comprensione dello Shōbōgenzō di Dōgen
PB583Di Shohaku Okumura
Traduzione dall'inglese di Cristiana Munzi. Titolo originale dell'opera "Realizing Genjōkōan: The Key to Dōgen's Shōbōgenzō"
Astrolabio Ubaldini ed., 2012, 228 pag., isbn 9788834016206
Opera imprescindibile per la comprensione del pensiero di Dōgen Zenji, il grande maestro giapponese del XIII secolo a cui va il merito di aver trasmesso e diffuso in Giappone la scuola zen Sōtō, il Genjōkōan è stato scritto nel 1233, pochi anni dopo il ritorno del maestro dalla Cina, e rivisto nel 1252, un anno prima della morte, quando fu incluso nello Shōbōgenzō come primo capitolo.
Nato come una lettera a un discepolo laico, il Genjōkōan esprime l'essenza della pratica e della realizzazione zen della realtà in poche pagine illuminanti, che basterebbero da sole ad attestare il rango superiore di Dōgen come filosofo e poeta.
La traduzione e il commento minuzioso di Shohaku Okumura, frutto di trentacinque anni di studio, riflessione e pratica, gettano una luce inedita sul testo, spiegandolo sia dal punto di vista linguistico (se necessario con l'ausilio degli ideogrammi per spiegare il significato esatto di un termine usato da Dōgen), sia dal punto di vista della pratica, con ampi riferimenti ad altri capitoli dello Shōbōgenzō e ad altri scritti di Dōgen, come Hōkyōki, il diario dei suoi dialoghi con il maestro cinese Rujing, o il Fukanzazengi.
Di grandissimo interesse per tutti i praticanti e gli studiosi di zen è inoltre l'ampia descrizione del contesto storico e religioso del Giappone agli inizi del periodo Kamakura: dalle lotte tra i monasteri ai grandi fermenti religiosi da cui ebbe origine la ricerca spirituale del giovane Dōgen, in patria e quindi in Cina, e il suo desiderio di riportare lo zen alla purezza del periodo Tang.