Benvenuti in TANABATA ようこそ !!
Benvenuti in TANABATA ようこそ !!
Carrello 0
LA MENTE IMMUTABILE
Tanabata

LA MENTE IMMUTABILE

PB542
Prezzo di listino €17,00 €0,00

Scritti di un Maestro Zen a un Maestro di Spada

di Takuan Soho

Traduzione dal giapponese di William Scot e dall'inglese di Paola Gonnella

Luni editrice, 2017 - 125 pagine isbn  9788879843058

Perché un monaco buddhista, che ha assunto come uno degli impegni fondamentali della propria esistenza quello di non uccidere, scrive un testo sulla Via della Spada, dedicandolo a un Maestro in questa stessa Via, il suo intimo amico Yagyu Munenori? È uno di quei casi in cui, nel quadro di una cultura tradizionale, un’arte o una pratica, un mestiere, sono, nel loro stesso svolgersi, simbolici di un insegnamento metafisico.

La morte non è soltanto quell’episodio certo e inevitabile che tutti ci attende come fine del nostro peregrinare su questa terra, e come tale impersonale e rimandato a data da destinarsi. È un nemico che ci sfida in ogni istante della nostra vita e che ci sconfigge – ne siamo consci o meno – ogni volta che siamo disattenti, ogni volta che ci lasciamo sfuggire la vita tra le dita per investire tutti noi stessi, fino al limite delle forze, in ciò che dobbiamo fare. Takuan utilizzò una frase che è diventata proverbiale tra i samurai: «Lo Zen e la Spada sono la stessa Via». Ogni istante della vita quotidiana di ognuno è in realtà un duello con un nemico mortale e implacabile, che non consente esitazioni. E, viceversa, ogni duello di samurai dev’essere combattuto senz’odio né rabbia, nella calma: la mente non deve bloccarsi, non deve lasciarsi catturare dai pensieri o dalle sensazioni che cose e avvenimenti suscitano in noi.
Tra pensiero e azione non dev’esserci spazio neppure per il passaggio di un capello. Questo è l’insegnamento di Takuan, e, forse, di tutto lo Zen. Se pensiero e atto sono tutt’uno, il risultato non sarà mai la morte – neanche in un duello tra samurai – ma la vita e l’Illuminazione. Vittoria e sconfitta, orgoglio e paura, sono soltanto sogni.
Forse questo volle affermare Takuan un’ultima volta, quando tracciò sulla carta l’ideogramma «yume» («sogno»), poi ripose il pennello e morì.

Condividi questo prodotto


Maggiori informazioni su questa collezione