BELKA
N516di Furukawa Hideo
traduzione dal giapponese di Gianluca Coci
pag, 442- Ed. Sellerio, 2013 - ISBN 9788838930562
Uomini e cani, guerra e civiltà, crudeltà e coraggio. Il XX secolo, le meraviglie di un pianeta in subbuglio, le sue follie e i suoi conflitti, raccontati con uno sguardo di sorprendente stupore.
Un romanzo polifonico, una cronistoria canina, che mette in discussione l’autorità naturale dell’uomo sul mondo.
Nel 1942, nell’imminenza della battaglia delle Midway, le truppe giapponesi occupano due isole al largo dell’Alaska. L’anno successivo gli americani le riconquistano con una azione cruenta, e nella furia della ritirata quattro cani appartenenti alle unità cinofile nipponiche vengono lasciati indietro. I soldati appena sbarcati non possono saperlo, ma si tratta di esemplari di una casta di combattenti eccezionali. Sono tre pastori tedeschi e uno di razza hokkaido, e questo è solo l’inizio della loro storia. Nell’arco della seconda metà del XX secolo, «il secolo delle grandi guerre e dei cani soldato», diventeranno protagonisti e testimoni di straordinarie vicende. Presi in consegna dai nuovi padroni, due di loro verranno impiegati nelle battaglie decisive della guerra del Pacifico; uno diventerà il cane da slitta più famoso d’America, mentre l’ultimo, fedele ai giapponesi, trascinerà un drappello di nemici verso un campo minato. Con il trascorrere dei decenni i numerosi eredi di questa dinastia si diffonderanno in tutto il pianeta, selezionati, allevati e addestrati con la massima cura per essere impiegati negli scenari più stupefacenti – la guerra di Corea, l’oscurità dei tunnel sotterranei in Vietnam, poi in Afghanistan, oppure al servizio della squadra antinarcotici della polizia messicana negli anni Settanta, o ancora del KGB, della mafia russa e di quella cecena. Cani che si innamorano, fanno figli, li vedono vivere e morire, fuggire e non tornare mai più. Uno di loro, Cabrón, sarà il compagno prediletto di un boss dei narcos che combatte nelle arene da wrestling con una maschera canina (un suo colpo fulmineo si chiama «Calcio del San Bernardo»). Un’altra, Good Night, affronterà un viaggio dalle Hawaii a Tahiti a bordo di una imbarcazione preistorica polinesiana, in un’avventura crudele e mistica al tempo stesso. Da quei quattro capostipiti discenderanno cani comunisti, capitalisti, terzomondisti, cuccioli con l’indole dell’eroe o del traditore, splendide cagnette che si faranno ammirare nei concorsi canini internazionali, e tra loro brillerà Laika, celebre e tragica, lanciata alla conquista dello spazio verso il buio e il silenzio dell’eternità. «Cani, dove abbaierete la prossima volta?».