La luce, il vento, il sogno
N950di Nakajima Atsushi
Traduzione dal giapponese di Alessandro Clementi degli Albiziz
pag. 207186, Luni Ed. 2023 - ISBN 9788879848404
Nel 1940-41, all’alba dell’entrata in guerra da parte di un Impero giapponese all’apice della sua espansione e aggressività, Nakajima Atsushi, appena trentenne e con ancora un anno e una manciata di mesi di vita davanti a sé, decide di tuffarsi in un mondo e in un’epoca lontani per raccontare le isole Samoa di fine Ottocento e gli ultimi anni di Robert Louis Stevenson che lì si era trasferito, anche lui poco prima di morire.
Mondi ed epoche lontani, ma non troppo; le Isole Samoa sono terreno di sfruttamento coloniale da parte delle grandi potenze europee e degli Stati Uniti: anche lì c’è guerra, tracotanza, scontro di civiltà e sottomissione, un Altro che ci guarda e il cui sguardo non riusciamo a sostenere, preferendo rivolgerci alle minacce incombenti e al clima di ansietà per un futuro già troppo vicino e già così incerto. Con straordinaria ecletticità e con l’eleganza della sua scrittura, Nakajima Atsushi espande ulteriormente il suo sguardo attingendo dalla cultura europea, allargando gli orizzonti di una letteratura giapponese considerata – spesso non a torto – troppo autoreferenziale.
Così facendo, la illumina di una luce ancora più calda e umana, la induce a farsi trasportare laddove soffia più forte il vento, e a risvegliarsi con ancora davanti agli occhi sogni che non sono più solo i suoi.