La ragazza del Kyūshū
N679di Matsumoto Seichō
Traduzione dal giapponese di Gala Maria Follaco
Adelphi, 2021 - ISBN 9788845936425 - 208 PAGG
«In un mattino di primavera una giovane donna entra nello studio di un illustre penalista di Tokyo. È Kiriko. Ha appena vent’anni, il volto pallido dai tratti ancora infantili, ma qualcosa di inflessibile nello sguardo, «come fosse stata forgiata nell’acciaio». Non ha un soldo e ha attraversato il Giappone dal lontano Kyūshū per arrivare fin lì, a implorare il suo aiuto. Il fratello, accusato di omicidio, è appena stato arrestato, e Kiriko è la sola a crederlo innocente. L’avvocato rifiuta il caso: non ha tempo da perdere, tanto meno per una difesa che dovrebbe assumersi senza essere retribuito. Kiriko si scusa con un piccolo inchino, esce dallo studio e così come è arrivata scompare. Il fratello verrà condannato e morirà in carcere qualche mese dopo, poco prima che l’esecuzione abbia luogo.
È solo l’antefatto da cui prende il via questo gelido noir di Matsumoto. Dove un caso-fantasma, ripercorso nei minimi dettagli, lascia spazio a una vendetta esemplare che si fa strada da lontano. E mentre ogni colpa – consapevole o inconsapevole – viene pesata accuratamente, come su una bilancia cosmica, una tensione impalpabile, un «rumore di nebbia» accompagnano questa storia da cima a fondo. Finché lei, Kiriko, la ragazza del Kyūshū, non otterrà ciò che le spetta.