La difesa della cultura
N744di Yukio Mishima
traduzione di Silvio Vita e Romano Vulpitta
Ed Idrovolante, 2020, pagg 191 - isbn 9788899564605
Bisogna affrontare la massa degli schiavi rivoluzionari, con il fegato di chi va avanti da solo anche se gli altri fossero milioni. Non bisogna curarsi degli insulti e delle calunnie, dello scherno e delle provocazioni della folla, ma bisogna affrontarla decisi fino alla morte, per risvegliare quello spirito giapponese che ha corroso. Noi siamo coloro che incarnano la tradizione di bellezza del Giappone.
Il volume presenta per la prima volta in traduzione italiana la raccolta di saggi di Yukio Mishima intitolata La difesa della cultura (Bunka Boeiron, 1968). In questi testi, tradotti da Silvio Vita e Romano Vulpitta, Mishima esamina il rapporto tra cultura, tradizione, nazione, natura e ruolo dell’Imperatore, tutti temi che caratterizzeranno gli ultimi mesi della sua vita.
La difesa della cultura rappresenta il totale e definitivo passaggio di Mishima dalla “via della penna” a quella della spada, grazie anche all’apporto fisico e morale dei giovani del Tate No Kai, il suo esercito privato, veri ispiratori dell’opera e depositari di un pensiero, quello del drammaturgo giapponese, circondato per anni dallo scetticismo di quanti abbiano bollato come “folle” il modo brutale in cui si tolse la vita il 25 novembre 1970.